Zona ricca di dolci colline intervallate da spiagge immerse tra roccia e vegetazione rigogliosa la Riviera del Cònero è composta da numerose cittadine ricche di storia e tradizioni. Situati alle pendici del versante meridionale del Monte Conero, oltre a godere della pittoresca posizione a picco sul mare, i borghi di Sirolo e Numana rappresentano due tra i maggiori centri balneari della Riviera del Conero. Il mare rappresenta il fulcro di queste cittadine le quali, essendosi sviluppate in funzione di tale elemento hanno saputo valorizzarlo al punto da essere annoverate tra le prestigiose Bandiere Blu d’Italia. Tra le spiagge principali vi sono la spiaggia delle Due Sorelle - raggiungibile solo via mare - quella di San Michele, spiaggia Urbani e dei Frati dove le bianche rocce del Conero si tuffano direttamente nel mare dando forma a baie e piccole insenature dal fascino unico. L'area tra Sirolo e Numana, abitata fin dall'epoca preistorica, è inoltre ricca di scavi archeologici, molti dei quali ancora in corso. In località I Pini, ad esempio, si trova una delle più grandi necropoli picene dove sono state ritrovate varie tombe gentilizie di straordinarie dimensioni, ora in restauro all'Antiquarium di Numana. Proseguendo verso l’interno, si giunge a due tra i principali centri urbani della Riviera, le città di Osimo e Camerano. Note per la particolare presenza di antichissimi sistemi di grotte scavate nell'arenaria, queste cittadine custodiscono un suggestivo e labirintico mondo sotterraneo creato dall’uomo più di 2.500 anni fa.
Tre sono le grotte principali di Osimo tra le quali spicca in particolare la grotta Simonetti, un ipogeo di rara bellezza ed importanza grazie alla presenza del simbolo della Triplice Cinta. Quest’ultima, infatti, veniva utilizzata dai Cavalieri Templari per contrassegnare un luogo a loro sacro o per indicare la concentrazione di particolari energie telluriche. Immersa all’interno del Parco del Conero anche la cittadina di Camerano, patria del pittore Carlo Maratti e del vino Rosso Conero - in onore del quale ogni anno nel mese di Settembre viene organizzata una festa dedicata - rappresenta appieno il concetto di “città nella città” grazie alle numerose grotte comunicanti che ne caratterizzano il sottosuolo. Tra queste cavità sotterranee, la cui funzione più plausibile si pensa possa essere stata quella abitativa, spicca la grotta Ricotti. Quest’ultima è tra gli ambienti più interessanti del complesso ipogeo cameranese sia per il suo aspetto di chiesa sotterranea, sia per la sua ubicazione all’interno della rupe denominata “Sassòne” situata al di sotto dei resti della chiesa di Sant’Apollinare annessa al castello medioevale. Dense di misteri e leggende derivanti dalla nobile famiglia presente nel paese prima del 1400, le grotte Corraducci, rappresentano uno dei complessi più vasti della rete sotterranea cameranese si dipartono dai sotterranei del palazzo omonimo.
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